venerdì 5 gennaio 2018

Buon Anno?


Ancora un anno molto duro per il Lago, il 2017. Però, con alcuni segnali positivi negli ultimi mesi e giorni.

Abbiamo assistito al crollo quasi totale del sistema fognario circumlacuale, con continui sversamenti da varie stazioni di pompaggio, nel Lago, nel fiume Marta e nei fossi. Il depuratore è rimasto privo di ogni funzionalità. A questo si aggiunge la completa immobilità dei comuni di fronte alle carenze delle loro reti fognarie comunali, malgrado il fatto che durante la riunione in Prefettura il 28 marzo era stato deciso di richiamare i sindaci alle proprie responsabilità.

Però, a due anni dallo stanziamento di fondi per il ripristino del sistema fognario circumlacuale, sembra che i lavori possano iniziare: il direttore del COBALB prevede che a cominciare dalla metà di gennaio le stazioni di pompaggio saranno ripristinate e rinnovate, e l’anello sarà di nuovo funzionante entro aprile. Seguirà la riparazione del depuratore.

Rimangono comunque molte perplessità: sulla qualità dei lavori e del materiale (pompe non di prima scelta) utilizzato, sul fatto che non è prevista nessuna verifica della tenuta del sistema: attualmente al depuratore arriva molto meno del volume di acque nere previsto, meno di un decimo …
tutte le acque nere raccolte dall'anello scaricate nel Marta
Perplessità anche per il futuro: tutti i comuni hanno votato "l'estinzione del contratto di servizio con COBALB SpA e il conferimento a Talete SpA delle infrastrutture idriche". In teoria questo passo dovrebbe liberare la via perché Talete, come previsto dalla legge, potesse prendere in mano la gestione delle acque reflue. Ma sarà così? Talete si occuperà della manutenzione onerosa del sistema? Del debito accumulato dal COBALB?

Intanto, la qualità globale delle acque del Lago non è più “buona” come ancora alcuni anni fa, ma solo “sufficiente”, in continuo peggioramento. La balneabilità è la peggiore dei laghi laziali.

Sul fronte della geotermia, l’assalto al territorio da parte di varie imprese ha continuato per tutto l’anno: avanzano i progetti a Farnese-Ischia di Castro, a Caprarola e Latera. Tuttavia, cittadinanza e amministrazioni si dimostrano unite nel loro NO alla geotermia attorno al Lago: anche i due candidati alla presidenza della Provincia si sono impegnati in difesa dell’ambiente. Pietro Nocchi, divenuto presidente, è di parola e organizza un primo convegno, sabato 13 presso la Provincia, sul tema della geotermia.
 
Poi il 22 dicembre, a sorpresa, il Consiglio dei Ministri mette la parola fine sul progetto di impianto pilota geotermico denominato “Torre Alfina” presentato dalla ITW&LKW Geotermia Italia. Anche se le motivazioni non sono basate su una valutazione d’incompatibilità di un tale impianto con il nostro territorio, essendo piuttosto legate a una particolare costellazione giuridica, almeno in parte questo diniego dà riscontro all’energica resistenza della cittadinanza: uniti si vince!

Questa cittadinanza, con il sostegno essenziale degli europarlamentari Eleonora Evi e Dario Tamburrano (M5S), si è rivolta di nuovo all’Unione Europea, con una seconda audizione della petizione “Salvalago”. Piero Bruni è stato accolto calorosamente e ascoltato con attenzione a Bruxelles; anche in Europa però i tempi sono lunghi e le procedure lente. In ogni caso, si è aperto un dialogo con la Commissione Ambiente dell’UE che ha dovuto prendere atto del fatto che la qualità del Lago è scesa a “sufficiente”– dettaglio che lo Stato Italiano si era dimenticato di notificare – e sta prendendo i dovuti provvedimenti.

Nel 2017 si è rafforzata la cittadinanza attiva assieme alle sue azioni in sostegno del Lago: a cominciare dalle Giornate dell’Ambiente d’inizio giugno, che hanno riunito una ventina di associazioni e comitati impegnati, poi con i vari comitati che si sono formati nella lotta contro la geotermia (a Latera, Ischia, Farnese, Canino) e, ancora, con il grande programma di educazione ambientale “Conoscere il Lago di Bolsena”, che coinvolge tutte le scuole medie del comprensorio e 800 studenti …

Movimento in sostegno del Lago anche sul fronte giuridico: Il M5S Montefiascone ha presentato un esposto alla Procura, denunciando i continui sversamenti di grandi quantità di acque fognarie dal collettore fognario, tra cui quelli nel fiume Marta. Inoltre, la Procura sta indagando sul “porto” di Marta, opera realizzata “in somma urgenza” , come tante altre (un "collaudato sistema criminale") finite nel mirino della magistratura. Tra i protagonisti dell’iter autorizzativo di questa opera sfortunata, ci sono vari personaggi indagati o condannati per simili reati, alcuni coinvolti nell’indagine “Vox Populi” di Acquapendente.

Quale augurio per il Nuovo Anno?

Cittadini informati e impegnati, amministratori responsabili e illuminati, l’Europa che sostiene il Lago, e una botta di tramontana che lo ossigena fino al fondo!
 


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