venerdì 10 marzo 2017

Vendesi Bisentina?


L’Isola Bisentina è in vendita? Recentemente sono apparse voci circa la vendita dell’Isola e dell’interessamento di ricchi privati italiani o imprenditori stranieri - arabi, russi, americani … - pronti a comprarla. Sembra che adesso un fondo immobiliare chiuso sia concretamente interessato all’acquisto.
 
Non sappiamo a che punto sia la trattativa, ma abbiamo notato elicotteri che atterranno sull'Isola e un via vai di geometri, evidentemente autorizzati dalla proprietaria all’accesso, che eseguono rilievi degli immobili esistenti sull’isola. L’Ufficio Tecnico del Comune di Capodimonte, nella cui sfera di competenza l’Isola ricade, ha dichiarato che non è stato contattato da nessun possibile acquirente.
Già nel mese di dicembre, alcune associazioni ambientaliste che tutelano il lago hanno proposto l’acquisto al Fondo Ambiente Italiano (FAI), che ha subito dichiarato il suo vivo interesse. Infatti, l’acquisto dell’Isola da parte del FAI sembrerebbe un’ottima soluzione per garantire la tutela dell’interesse comune e il rispetto delle norme stringenti di tutela dell’Isola come patrimonio culturale e naturalistico dell’umanità.
 
Senza dubbio, dà più garanzie in questo senso una fondazione che si prefigge come scopo costitutivo la tutela del patrimonio ambientale nell’interesse collettivo, anziché un acquirente che agisce a proprio esclusivo vantaggio personale. Ricordiamo anche, che nel passato Donna Giulia Maria Crespi, fondatrice ed ex-presidente del FAI, assieme al Principe Giovanni del Drago è stata decisiva per salvare il Lago dal disastroso “Progetto Angelini”.
Le norme di tutela si esprimono in multipli vincoli - archeologici, architettonici, paesaggistici, di smaltimento dei reflui, ecc. – che in principio non lasciano spazio a interventi che modificano il patrimonio architettonico e naturalistico, ed esigono in più dal proprietario misure di tutela e ripristino.
 
Sul rispetto di questi vincoli vigilano enti pubblici: soprintendenze, comuni, provincia, regione. Ma non possiamo negare la nostra preoccupazione che grossi interessi privati, con grandi capacità finanziarie, possano far pressione affinché taluni di questi vincoli di tutela vengano "alleggeriti". 
Altre possibili soluzioni? L’interessamento di altre fondazioni, la creazione di una fondazione ad hoc, un gruppo di acquisto dell’immobile, o collaborazioni “miste” tra fondazioni, privati e enti pubblici. Si conta soprattutto nel sostegno degli enti pubblici, passivi finora, nel trovare una soluzione per la conservazione dell’Isola Bisentina come Bene Comune, e per permettere la sua fruizione dalla parte e per il bene della popolazione. Come cittadini speriamo anche di poter di nuovo usufruire dell’Isola quale centro culturale e ambientale – cuore e simbolo del Lago di Bolsena –, e non ultimo come polo di attrazione per i turisti di tutto il mondo, e quindi occasione unica per l’economia locale.
Figura centrale della vicenda è il sindaco di Capodimonte e la sua amministrazione, perciò vorremmo chiedere al sindaco:
  - di rendersi dalla proprietaria dell’Isola per un colloquio, accompagnato da un rappresentante   della cittadinanza, per informarsi e per fare presente l'interesse per un acquisto;
  - di esplorare, in tutta trasparenza, tutte le possibilità per il comune di esercitare il suo diritto di prelazione;
  - di chiedere che la proprietaria prima di una vendita adempia al suo obbligo di tutela e ripristino del patrimonio architettonico.

Le associazioni ambientaliste sono pronte a mettere le loro competenze e il loro entusiastico impegno per questo fine, augurandosi che altri si aggiungano. Comunque, anche nel caso di una vendita a privati, vigileranno energeticamente sulla stretta osservazione della normativa.