giovedì 2 giugno 2016

Madre Terra ammonisce


Madre Terra ammonisce gli amministratori: è ora di farla finita con i progetti di sfruttamento geotermico nella zona di Castel Giorgio. È proprio lì il centro dello sciame sismico (di cui di magnitudo 4,1 la scossa finora più forte) che da giorni preoccupa la popolazione, con chiusura delle scuole in 5 comuni e lievi danni ad alcuni edifici.

Terremoto del 30 maggio ore 22.24, epicentro a Castel Giorgio, magnitudo 4,1
 
I primi a reagire sono stati i candidati sindaci (vedi l’articolo di newtuscia): ”il 31 maggio, i candidati sindaci di Castel Giorgio (Andrea Corridore, Andrea Garbini, Rodolfo Proietti e Claudio Tarmati) ed i candidati sindaci di Acquapendente (Angelo Ghinassi, Francesco Luzzi e Solange Manfredi) hanno firmato un documento che li impegna, una volta Sindaci, ma anche come opposizioni, a contrastare i pericolosi progetti geotermici. Ed a perseguire la valorizzazione di un territorio a vocazione agricola, turistica, artigianale e naturalistica di qualità, e che deve essere protetto da avventure industriali a carattere speculativo.”

Facciamo appello a tutti i candidati sindaci del comprensorio del Lago di Bolsena, affinché seguano questo esempio di responsabilità e firmino un impegno analogo.

I candidati di Castel Giorgio e Acquapendente ricordano che la presidente della Regione Umbria deve assumersi le sue responsabilità a salvaguardia della salute dei cittadini: “È necessario che la Presidente Marini - nelle cui mani è da tempo una decisione finale - la prenda ora, con coraggio, sulla base di ormai incontestabili dati tecnici e della contrarietà delle popolazioni che amministra. E finalmente respinga il progetto, come è ampiamente nei suoi poteri e nei suoi doveri. E riveda urgentemente-dopo l’attuale terremoto, ancora in corso- la improvvida decisione di declassare Castel Giorgio e Castel Viscardo da classe sismica 2 a classe 3 presa nel 2012 (DGR n. 1111/2012).”
 
 
Come lo riassume l’Associazione Lago di Bolsena, il quadro è chiaro:
“In Umbria, il 23 Marzo, il Consiglio Regionale ha approvato il parere contrario all’impianto proposto dalla propria Commissione Ambiente. Tutto è predisposto affinché la Giunta possa negare l’autorizzazione dell’impianto anche da oggi, ma le settimane passano e niente accade.
Nel Lazio, il 24 Marzo, ha avuto luogo una audizione presieduta dal Presidente Enrico Panunzi, alla presenza dell’Assessore Mario Buschini, assistito dall’Ing. Flaminia Tosini. L’audizione si è conclusa con l’impegno di organizzare un tavolo tecnico. Ma anche in questo caso le settimane passano e niente accade.
A livello di Governo, il 15 Aprile 2015, le Commissioni Parlamentari congiunte dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente hanno impegnato il Governo con una risoluzione a stabilire entro sei mesi una zonizzazione dove si può autorizzare o meno la geotermia. Sono passati 13 mesi, ma niente accade.
Questi ritardi fanno pensare che a livello superiore vi sia l’intenzione di arrivare alle ferie estive e poi al referendum di ottobre per cambiare le carte in tavola con le eventuali modifiche della Costituzione.”

Il temporeggiare degli organi delle Regione è dovuto all’influenza delle lobby della geotermia su alti livelli del governo, che perdura anche dopo la caduta della ministra Guidi? Come ha rivelato l’indagine di Potenza, due erano in particolare, secondo i giornali nazionali che riportano le inchieste in corso, i protagonisti di questa sporca vicenda geotermica:

Stefano Boco, ex-sottosegretario, ex-onorevole, ora presidente della società geotermica Magma Energy Italia (con le collegate ToscoGeo e Graziella Green Power di una nota famiglia di gioiellieri di Arezzo, città da cui proviene anche il deputato PD Marco Donati, di cui si parla nelle intercettazioni) che viene favorito dal sig. Gemelli, compagno della Ministra Guidi. L’altro è l’onorevole Ignazio Abrignani, che probabilmente segue dalle origini l’iniziativa, essendo stato Capo della Segreteria dell’On Scajola. Le imprese pro-quartierino dell’onorevole sono numerose. E di sue attività notturne in Parlamento per infilare emendamenti pro-geotermia parlano le carte dell’inchiesta potentina, collegandole in qualche modo all’attività del Boco.

Madre Terra ammonisce: se mi stuzzicate, io reagisco. Nel mondo scientifico, da decenni è acquisito che trivellazioni , fracking e sfruttamento geotermico inducono terremoti, che possono raggiungere una magnitudo corrispondente a quella della tipica sismicità naturale della zona. Ricordiamo che la magnitudo del terremoto avvenuto a Castel Giorgio, nel 1957, era di 4,9 – con gravi danni agli edifici della zona.

 
Tenendo conto del parere scientifico, è non soltanto ridicolo, ma soprattutto preoccupante nella sua ignoranza, il commento dell’ITW-LKW Geotermia Italia ai recenti eventi sismici: “Nessuna relazione tra geotermia e sismicità”.