venerdì 4 settembre 2015

Geotermia: verso la decisione - parte prima


Sono imminenti ormai importanti decisioni che definiranno il destino della geotermia ad alta e media entalpia nel comprensorio del Lago di Bolsena. 

Va premesso che la ITW-LKW è titolare di un concessione a nord di Bolsena la cui superficie è per un terzo nell’Umbria e due terzi nel Lazio. Nella parte umbra la società ha chiesto l’autorizzazione per l’impianto di Castel Giorgio, mentre nella parte laziale ha chiesto l’autorizzazione per un secondo impianto denominato Torre Alfina. La procedura per l’autorizzazione di Castel Giorgio è alla sua fase conclusiva, mentre quella per Torre Alfina è appena avviata.

centrale geotermica
La procedura richiede che oltre all’approvazione del Ministero allo Sviluppo Economico occorra il consenso della Regione pertinente, ossia dell’Umbria nel caso di Castel Giorgio. Al momento non sappiamo se tale consenso verrà accordato; dovremmo saperlo martedì 8 settembre durante la Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero. 

Alla Conferenza sono convocati i comuni interessati e limitrofi, ad esempio quelli di Castel Giorgio e Acquapendente, ed anche la Regione Lazio, affinché esprimano il loro parere finale, pur non essendo determinante. La Regione Lazio avrebbe la possibilità di fermare la procedura con una diffida dato che la stessa ITW-LKW ha ammesso che con i pozzi deviati scarica a pressione sotto il bacino idrogeologico del lago di Bolsena i fluidi geotermici (cancerogeni) utilizzati dall’impianto e prelevati sotto il bacino del Tevere. 

La convocazione della conferenza è in dispregio dei contenuti della Risoluzione Parlamentare del 15 aprile 2015 che impegna il Governo ad una moratoria delle autorizzazioni di sei mesi con il proposito di emanare delle linee guida per definire dove si può autorizzare o meno la geotermia. Appare chiaro che il governo vuole ad ogni costo approvare il progetto nel timore che i nuovi regolamenti possano impedirlo. Perché mai il Governo prevarica le commissioni parlamentari? Forza delle lobby geotermiche? Fin dove possono arrivare?

Perché la Regione Lazio non interviene? Perché se l’impianto di Castel Giorgio venisse bocciato, sarebbe compromessa anche l’autorizzazione di Torre Alfina? Il silenzio regionale, che equivale a un assenso, diventa comprensibile se si pensa che sono in gioco lucrose royalties (pagate dai contribuenti nelle bollette elettriche). Se fosse approvato il progetto di Castel Giorgio si aprirebbe la strada allo sfruttamento su grande scala della geotermia attorno al Lago dato che si moltiplicano le richieste di concessione, che attorno al lago sono già più di 20, di cui 4 solo sull’altopiano dell’Alfina. Una pioggia d'oro per le lobby e i loro promotori.

Ci va di mezzo la tutela del lago e del patrimonio termale e relativa attività economica. Come evidenziato nel ricorso al TAR promosso dal Presidente della Provincia di Viterbo e da sette Comuni umbri e laziali, la reiniezione, oltre ad aumentare il rischio sismico, aumenterà la concentrazione di arsenico nella falda superficiale dalla quale viene attinta l’acqua potabile per la provincia di Viterbo e anche nell’acqua del lago.

Su questi argomenti è in corso un dibattito sul Corriere di Viterbo fra le parti interessate che può essere consultato su questo link. Oltre agli argomenti trattati che riguardano la contaminazione della falda di acqua potabile e il rischio di terremoti indotti (questi aspetti tecnici saranno trattati nella seconda parte di questo contributo), è sorto ultimamente anche il dubbio che non sia legale conferire l’autorizzazione dell’impianto di Castel Giorgio ad una società il cui capitale sociale è di soli 200.000 euro, dato che non garantirebbe il rimborso di eventuali danni all’ambiente, alle persone, alle cose, il ripristino del sito, ecc. Non è da escludere un ricorso al Tribunale Amministrativo.

Rimane aperta la grande domanda: La Regione Lazio troverà l’8 settembre il coraggio di difendere il lago di Bolsena e di dire No alla lobby geotermica?

Piero Ginori Conti e il suo primo impianto geotermico a Larderello

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