venerdì 29 maggio 2015

Geotermia – un anno dopo



Un anno fa a Montefiascone, nella strapiena sala conferenze della Rocca dei Papi, sia l’Assessore Regionale all’Ambiente Refrigeri che il Consigliere Regionale (ed esperto degli ecosistemi) Riccardo Valentini avevano pubblicamente dichiarato la loro opposizione allo sfruttamento della geotermia ad alta entalpia nel comprensorio del Lago di Bolsena. Si erano così uniti alla decisa opposizione della Provincia di Viterbo, di tutti i Comuni e della cittadinanza, rivolta contro l’impianto pilota proposto a Castel Giorgio dalla Società LTW-LKW, sostenuta da una forte lobby parlamentare nella quale si distingue l’onorevole Abrignani (PDL).
 
 
Ѐ passato un anno e la lobby geotermica ha ottenuto alcuni importanti successi. Attenzione alle date che sono rivelatrici dei sostegni e tentati sostegni ministeriali e regionali:
 

- il 31 ottobre 2014 la Commissione di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) del Ministero dell’Ambiente ha dato parere favorevole al progetto di Castel Giorgio, con l’assenso inaspettato del rappresentante della Regione Lazio. Come spiegare la contraddizione tra dichiarazioni pubbliche e decisioni prese di fatto dall’Assessore Refrigeri? Ѐ stato nominato (e non eletto) assessore per evitare intralci ambientali?

- il 31 marzo 2015 ha avuto luogo un convegno presso l’hotel Nazionale in piazza Montecitorio, finanziato da LTW-LKW, organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club. Incontro esclusivo e riservato ai soli sostenitori dei progetti geotermici, con interventi del ministro Galletti e di Ermete Realacci. Ha provocato grande rammarico tra gli ambientalisti il fatto che Legambiente si sia prestata a questa messa in scena pubblicitaria atta a sopraffare e sopprimere la voce discordante della popolazione.
 

- il 3 Aprile (appena 4 giorni dopo) il Ministro ai Beni Culturali Franceschini, ha frettolosamente dato il suo nullaosta al progetto, malgrado sia noto l’aumento del rischio sismico dovuto alla reiniezione, in una zona particolarmente ricca di monumenti quali ad esempio il duomo di Orvieto, Santa Cristina a Bolsena e i centri storici della civiltà del tufo, sismicamente molto fragili (si ricordi il terremoto di Tuscania).  
Alcuni meccanismi per terremoti indotti (da W. L Ellsworth, Injection-Induced Earthquakes,
http://www.sciencemag.org/content/341/6142/1225942.abstract)
 
 - lo stesso 3 Aprile il Ministro all’Ambiente Galletti, ha sollecitamente dato il suo parere favorevole all’impianto geotermico di Castel Giorgio con un decreto che si avvale del contestato parere della Commissione VIA. Perché tanta fretta?

Perché era noto che il 15 Aprile ci sarebbe stata una riunione congiunta delle Commissioni Parlamentari VIII (Ambiente) e XI (Attività Produttive) per una risoluzione sulla geotermia che intendeva impegnare il Governo ad emanare, entro sei mesi, le linee guida che indicheranno dove si può e dove non si può autorizzare la geotermia. La fretta dei Ministri era dovuta al fatto che L’On. Abrignani aveva chiesto a dette Commissioni un emendamento per escludere dalle linee guida gli impianti pilota in via di approvazione (leggasi Castel Giorgio). Se l’emendamento Abrignani fosse passato l’impianto di Castel Giorgio sarebbe già stato autorizzato a livello ministeriale, invece la mozione Abrignani è stata respinta dalle due Commissioni per cui le linee guida saranno applicate a tutti i progetti, compresi quelli con procedimento in corso.
A seguito delle critiche il Ministro Galletti ha deciso di formare una nuova commissione di VIA per
sostituire quella attuale chiaramente di parte.

Terremoto di Tuscania il 6 febbraio 1971

In attesa delle decisioni del Parlamento, esiste la possibilità di ricorrere al TAR entro 60 giorni contro il decreto del Ministro Galletti che ad oggi rimane effettivo. Il presidente dell’associazione Lago di Bolsena ha indirizzato il seguente appello al neoeletto Presidente della Provincia, invitandolo a partecipare ad un ricorso al TAR già avviato da vari comuni dell’Umbria e del Lazio.

 
Lettera aperta al Presidente della Provincia Mauro Mazzola

Nell’ultimo messaggio che ho inviato agli Amici del lago di Bolsena (e non) ho spiegato i motivi per cui è lecito dedurre che i Ministri Franceschini e Galletti, il Presidente della Regione Lazio Zingaretti e il suo Assessore all’Ambiente Refrigeri, rispondano a una regia comune, favorevole alla geotermia a Castel Giorgio: infatti il Ministro Franceschini ha espresso il suo benestare con un precipitoso nulla osta, il Ministro Galletti con un decreto supportato da lobbistici pareri di valutazione d’impatto ambientale, e gli Amministratori regionali con il loro silenzio - assenso.

Non rispondono alla medesima regia governativa alcuni parlamentari PD, M5S e SEL, delle Commissioni parlamentari Ambiente e Sviluppo, fra i quali gli On. Alessandra Terrosi e Alessandro Mazzoli, che si stanno adoperando per ottenere una moratoria delle autorizzazioni alla geotermia fino all'emanazione di una specifica regolamentazione.

Come noto, l’impianto geotermico di Castel Giorgio preleverà fluido geotermico cancerogeno in Umbria, sotto il bacino del Tevere per reiniettarlo sotto l’acquifero del lago di Bolsena, ossia nel Lazio, inquinandolo. Dall’acquifero di Bolsena viene prelevata l’acqua delle rete potabile della provincia di Viterbo ed è l’acqua che beviamo.

 L’associazione Lago di Bolsena ha più volte sollecitato l’Assessore Refrigeri affinché impedisca questo disastroso progetto che fra l’altro aumenterà il rischio sismico, ma per quello che ne sappiamo non ha fatto alcuna opposizione.

La Provincia di Viterbo è invece intervenuta tramite il Vice Presidente Paolo Equitani, come riportato nel nostro sito www.bolsenaforum.net Ci rivolgiamo ora a Lei, nuovo Presidente della Provincia affinché continui l’opposizione al progetto geotermico di Castel Giorgio associandosi al gruppo dei Comuni del Lazio e dell’Umbria che assieme contribuiranno alle spese per un ricorso al TAR, avverso al citato decreto del Ministro Galletti. Il ricorso sarà presentato il primo giugno dall’avvocatessa Tradardi dello Studio Santiapichi di Roma: la partecipazione della Provincia, oltre ad aumentare l’autorevolezza del ricorso sarebbe sicuramente apprezzata dalla cittadinanza della Tuscia.

Siamo a Sua disposizione per quanto eventualmente necessario e, nella speranza della Sua adesione, voglia gradire i nostri migliori saluti.

Piero Bruni – Presidente dell’Associazione Lago di Bolsena.

 

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