mercoledì 11 marzo 2015

Alcune piccole notizie: COBALB, geotermia, capitozzatura, rifiuti, oche ...


Sistema fognario:
Continua l’agonia del COBALB, che con pochissimi mezzi e molto coraggio riesce a mantenere una qualche operatività dell’anello circumlacuale di raccoglimento delle acque reflue. Ripetutamente si verificano piccoli sversamenti lungo il suo percorso; molte stazioni sono rimaste con una sola pompa di sollevamento. La sottostazione delle Fontane a Valentano, a causa del guasto della sua unica pompa, da alcune settimane sversa le fogne in arrivo nel Fosso Spinetto.

sversamento a Valentano

Per quanto riguarda l’intervento della Regione, sembra che la disponibilità dei fondi stanziati (2,3 milioni di Euro “disponibili quanto prima” (Refrigeri)) sia vincolata ad alcune condizioni: tra cui l’insediamento del nuovo direttore della Direzione Regionale Ambiente che dovrà sostituire l’inerte Placidi (finalmente pensionato), e la risoluzione dell’eterno problema COBALB – Talete – ACEA.
Ricordiamo che la Regione ha rapidamente reso disponibile circa 50 milioni di Euro per l’istallazione di dearsenificatori che essa stessa considera soluzione “non definitiva” (Zingaretti) al problema arsenico. Ricordiamo anche che anni fa l'amministrazione Polverini aveva stanziati circa 2 milioni di Euro per il ripristino del collettore, anch'essi però vincolati, e mai resi disponibili.

L’enigma Guadetto:
In un precedente post abbiamo parlato di un fenomeno di sversamento dal canale in località Guadetto a Bolsena. Secondo una segnalazione dettagliata pervenutaci, l’evento si è ripetuto nella notte dal 4 al 5 febbraio ed ha assunto dimensioni importanti. Secondo Andrea di Sorte, assessore del comune di Bolsena, non era legato alla pulizia del canale. Il fenomeno, questa volta, si spiega forse soltanto con le forti piogge del 4 febbraio. Sarebbe comunque utile sorvegliare il canale per risalire a eventuali fonti d'inquinamento.

foce del canale il 5 febbraio


Geotermia:
Questo tema è seguito con grande energia dall'associazione Lago di Bolsena (vedi p. e. articoli pubblicati dal RadioGiornale), che ha mandato una seconda lettera al Ministro dell’Ambiente e alle relative Sottosegretarie (con copia alla Unione Europea), specificando le motivazioni per cui ritiene errato il parere positivo espresso dalla Commissione di Valutazione d’Impatto Ambientale per l’impianto geotermico pilota di Castel Giorgio.
Purtroppo anche qui le parole e promesse facili degli esponenti regionali (Refrigeri, Panunzi) non corrispondono a una verità di fatti messi in atto. L’opposizione della Regione all'impianto pilota di Castel Giorgio dichiarata pubblicamente (p. e. durante la conferenza del 15 maggio 2014 a Montefiascone) è contraddetta, tra l’altro, dall'assenza di opposizione della Regione Lazio durante la votazione finale della Commissione di VIA ministeriale il 31 ottobre 2014. Tra poco pubblicheremo un riassunto dell’intricata faccenda.

Potatura degli alberi:

capitozzatura a Montefiascone
capitozzatura a Gradoli
Come ogni anno, molti comuni e privati ricorrono alla capitozzatura, la “più dannosa tecnica di potatura degli alberi” (vedi un nostro post), conveniente economicamente soltanto in una visione a breve termine. Un esempio virtuoso, invece, ci dà il Comune di Capodimonte, che ha incaricato una ditta specializzata della potatura attenta e selettiva di una parte degli alberi dello storico viale “I Pioppi” sul Lungolago (vedi il nostro post precedente).

potatura selettiva sul Lungolago di Capodimonte


Pesce di rifiuti:

pesce di rifiuti

Sempre da Capodimonte ci proviene una curiosa foto che mostra un pesce creato con rifiuti sicuramente recuperati sulla spiaggia e depositato davanti alla chiesa di San Rocco. Una forma originale, simbolica e artistica di protesta: poiché sembra che il Comune abbia più pazienza con le persone che sporcano l’ambiente che con le oche del Lungolago (vedi articoli del RG, del Corriere di Viterbo, di Tusciaweb). Oppure è prevista anche la deportazione dei sporcaccioni umani? 


oche sul Lungolago di Capodimonte
Ѐ molto controversa quest'azione “deportazione oche killer” delle quali, secondo le parole del primo cittadino di Capodimonte, “nessun esemplare verrà abbattuto, ma dato in affidamento a chiunque li voglia adottare”. 
Si prevede la detenzione da
- bioparchi, zoo, aree faunistiche;
- enti pubblici;
- soggetti privati, comprese le aziende agricole, gli agriturismi, le fattorie sociali, fattorie
didattiche, ecc.;
con affidamenti frazionati e segregazione delle classi di sesso. Forse preferirebbero essere abbattute?
Un gruppo di cittadini si oppone, mediante una petizione con raccolta firme (la trovate qui), alla "eradicazione della popolazione di oche canadesi del Lago di Bolsena".
L'argomento merita un approfondimento che sarà oggetto di un prossimo post. Infatti, esistono vari motivi fondati per opporsi alla prevista "eradicazione", anche se non ci sembra di maggiore importanza il rischio citato nella petizione, cioè che gli animali finiranno in "agriturismi venatori che destinerebbero inevitabilmente questi animali alla caccia e quindi alla loro estinzione". Dall'altra parte, non sembra che i "detentori" siano vincolati in alcun modo per garantire la sopravvivenza delle oche. 





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