lunedì 11 marzo 2013

Acqua alta



Torniamo sull’argomento del livello del Lago, affrontato in due post in agosto dell’anno scorso (“Acqua bassa” e “Aggiornamento sull’Acqua bassa”). Questa volta perché il livello del Lago è troppo alto – 130 cm sopra l’incile il 9 marzo, quindi appena 10 cm sotto il livello massimo ammissibile; in vari punti l’acqua alta comincia a danneggiare le rive e le strutture ripariali (vedi anche gli articoli di Danilo Piovani su Tusciaweb e sul Corriere di Viterbo). Ricordiamo che il livello del lago rispetto all’incile si può leggere su una stecca graduata che si trova nell’angolo del porto di Capodimonte presso la sede galleggiante della Lega Navale.




Responsabile del controllo del livello del Lago è l’ARDIS, l’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo, che interviene regolando il deflusso del fiume Marta secondo la “legge di variazione” stabilita da questa stessa agenzia l’1/07/2011. Questa legge dispone un livello di 80 cm sopra l’incile da gennaio a giugno, un decremento lineare da luglio a settembre a 75 cm, e un aumento lineare da ottobre a dicembre per arrivare a 80 cm.

Di per sé la legge stabilita dall’ARDIS, oltre che essere irrealizzabile perché troppo diversa dalle pluriennali variazioni statistiche, è insufficiente perché manca delle istruzioni da seguire quando il livello del lago si scosta da quello teorico programmato. La legge di variazione dell’ARDIS dovrebbe essere sostituita dalla programmazione a suo tempo elaborata dall’Università Roma 3, in collaborazione con la Soc. Lynx Natura e Ambiente e con l’Associazione Lago di Bolsena.

Peggio ancora, l’ARDIS trascura di regolare il deflusso persino secondo la sua propria legge difettosa, ignorando proposte, appelli e critiche con l’arroganza caratteristica dell’incompetenza: è inconcepibile che il livello attuale possa superare il livello di programmazione di 50 cm, tutto ciò senza che fossero sopravenuti eventi meteorologici straordinari.

La soluzione alle escursioni eccessive del livello del Lago sta in una programmazione intelligente del deflusso accompagnata dalla gestione responsabile delle paratie, piuttosto che, come vorrebbe qualcuno, nell’installazione di un dispositivo di regolazione automatica, costoso e vulnerabile a guasti elettronici e meccanici.

In questi giorni corriamo il rischio, che la maggiore apertura delle “bocchette” sul Marta, effettuata (finalmente) negli ultimi giorni – che permette la diminuzione del livello di circa 1 cm ogni due giorni -, non sia sufficiente per assorbire un eventuale aumento del livello causato dalle piogge nel periodo primaverile.

Inoltre, c’è da temere che il livello alto del Lago dia il pretesto per un suo successivo esagerato abbassamento, con conseguente “acqua bassa” nell’estate prossimo.


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