domenica 12 agosto 2012

Il Sindaco di Marta risponde alla Goletta dei Laghi

Marta - Il sindaco smentisce i dati della Goletta Verde sulla spiaggia di via Cava e deposita un esposto in procura

“Lago inquinato, Legambiente ha preso un granchio”

- “Non ci sto a vedere infangato il fiore all’occhiello del nostro lago. La spiaggia di via Cava non è inquinata”.
Parola del sindaco di Marta Lucia Catanesi, che ha presentato un esposto in procura sui dati della Goletta Verde di Legambiente del 31 luglio scorso.
E’ il secondo che l’associazione ambientalista incassa dalla Tuscia in meno di un mese. Prima della Catanesi era insorto Mauro Mazzola. Alle analisi della Goletta Verde dei mari, che davano per inquinato il lido tarquiniese, il sindaco della cittadina tirrenica ha risposto rivolgendosi alla magistratura.
La Catanesi ha fatto lo stesso. Perché questa volta, nel mirino della Goletta itinerante, è finito il suo lago. Quello di Bolsena, etichettato come inquinato nella zona di Villa Sciacca, a Marta. Una possibilità che il sindaco esclude categoricamente.
“A parte il fatto che quella spiaggia è un paradiso. Incontaminata, selvaggia, senza scarichi di ristoranti o altre possibili fonti di inquinamento. Vi si accede solo dal lago o tramite una scala che abbiamo fatto appositamente costruire, perché non c’era altro modo per arrivarci da terra. Non vedo proprio come potrebbero corrispondere al vero le verifiche di Goletta Verde, che si basano su un unico campionamento. E soprattutto contrastano con le analisi dell’Arpa, che controlla il lago tutto l’anno. Le ultime misurazioni risalgono a cinque giorni prima del sopralluogo di Goletta Verde“.
La quantità di batteri (Enterococchi intestinalii ed Escherichia coli) registrata dall’Arpa è nettamente inferiore rispetto ai dati di Legambiente. Ma sono questi ultimi a finire sui giornali. Con un pessimo ritorno economico e di immagine per il lago, che la Catanesi è decisa a contrastare.
“E’ una pubblicità negativa che non meritiamo. La notizia ha creato preoccupazione tra cittadini e turisti. Alla procura, chiediamo di intervenire. Anche per scoraggiare la diffusione di ulteriori notizie, sul nostro lago, finalizzate solo a provocare un ingiustificato allarme nell’opinione pubblica“.
http://www.tusciaweb.eu/2012/08/lago-inquinato-legambiente-ha-preso-un-granchio/

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