venerdì 31 agosto 2012

Aggiornamento sull'Acqua bassa


Pubblichiamo un aggiornamento sull’eccessivo abbassamento del livello del Lago di Bolsena, sulla base di informazioni tratte dai giornali e da una corrispondenza con l’ARDIS. Come noto, il battello pubblico è rimasto incagliato nel porto di Bolsena e molte imbarcazioni non possono uscire dai porti per mancanza di fondale.

Secondo il Sindaco di Bolsena il livello basso è attribuibile alla siccità. Obiettiamo che il livello era di 80 cm a fine giugno, esattamente come aveva pianificato l’ARDIS. Durante i successivi due mesi, luglio e agosto, piove statisticamente poco per cui l’influenza della pioggia sul livello del lago è di pochi millimetri, invece siamo sotto di alcuni decimetri. Evidentemente la programmazione è stata sbagliata.

Infatti l’ARDIS aveva previsto che nei mesi estivi il livello sarebbe sceso di 5 centimetri, invece, come tutti sanno molto bene, il lago in quei mesi scende di oltre quaranta centimetri (nella media pluriennale) e non c’è modo di arrestare la discesa strozzando le bocchette che regolano il deflusso dall’emissario perché in estate il livello è comandato dall’evaporazione e dai prelievi idrici: l’influenza del deflusso dall’emissario è irrilevante.

Il sindaco di Bolsena ha anche dichiarato che c’è stato un accordo fra i Sindaci e l’ARDIS per lasciare le bocchette ad apertura fissa senza fare alcuna regolazione. Probabilmente una simile proposta è stata fatta, ma ci chiediamo se l’ARDIS l’ha effettivamente realizzata. Inizialmente le proposte di programmazione sono state inviate dall’ARDIS il 6 Maggio 2010 a 25 soggetti portatori di interessi relativi al lago. Dopo aver ricevuto le loro osservazioni l’ARDIS, con una lettera datata 1 Luglio 2011, ha ufficialmente formalizzato il programma che prevede un livello di 80 cm sull’incile da gennaio al mese di giugno e da luglio a settembre di 75 cm per poi risalire gradualmente a 80 cm a fine anno. Sarebbe molto scorretto se l’ARDIS avesse cambiato per accordi particolari con qualche Sindaco il proprio programma senza informare i 25 portatori d’interesse, inclusa la Prefettura presso la quale non c’è alcun verbale in proposito.

Abbiamo avuto uno scambio di e-mail con il responsabile della programmazione del livello l’ingegnere Giardi dell’ARDIS, il quale, alla nostra richiesta di chiarimenti, ha risposto: “Si informa che la legge di variazione fissata dall’ARDIS ha dimostrato la sua valenza e quello che si verifica ora riconferma la correttezza della legge di variazione” (sic!). In verità non esiste nessuna riconferma di questa “correttezza”.

Ha aggiunto che gli enti locali hanno chiesto un incontro in Prefettura e in quella sede hanno “virulentemente” richiesto una diversa regolazione del livello lacuale, per cui è stato variato temporaneamente il programma, ed ora si registra la poca adeguatezza delle richieste. Ci sembra che si voglia sottintendere che la colpa dei problemi attuali è dei Sindaci e delle richieste inconciliabili dei vari portatori d’interesse. Secondo noi e secondo la legge (Legge Regionale n. 53 dell’11 dicembre 1998) l’ARDIS è un organo di tutela ambientale e deve fare le sue scelte esclusivamente in quel senso, sulla base del Piano di Gestione del SIC-ZPS approvato dalla Provincia.
 
Abbiamo chiesto all’Ing. Giardi dettagliate precisazioni, ma ci ha zittito rispondendo che “la trasparenza ha un limite”; ci ha accusato di “veemenza e intento interrogatorio”. La conclusione è che viene posto un limite alla trasparenza per nascondere la verità sulla gestione disastrosa del livello del Lago la cui responsabilità ricade solo e interamente su chi ha deliberato che il livello a giugno deve essere di 80 cm. La siccità e le virulente richieste delle Amministrazioni sono delle scuse che non stanno in piedi.

sabato 18 agosto 2012

Acqua bassa




Preoccupa il livello troppo basso del Lago di Bolsena, sceso a 50 cm sopra l’incile del lago situato sull’emissario Marta. Cio’ che puo’ apparire desiderabile perché offre ampie spiagge ai bagnanti, in verità crea problemi, e danni all’ecosistema.

Uno dei problemi è illustrato dal Corriere di Viterbo del 15 agosto che ci informa del fatto che il 29 luglio il battello traporto passeggeri “Marco Polo” rimase incagliato sul basso fondale del porto di Bolsena.

Il livello basso delle acque minaccia anche i canneti, che per sopravvivere hanno bisogno di un livello minimo delle acque di 70 cm; un livello più basso espone le radici delle canne e le fa morire.

Il livello del Lago è determinato dal bilancio idrologico del suo bacino. Questo bilancio confronta le entrate d’acqua con le uscite. Le entrate sono assicurate dalle piogge; le uscite si dividono in prelievi idrici, evaporazione e deflusso dall’emissario. Quando le entrate sono uguali alle uscite, il livello è stabile, altrimenti cambia.



Il livello del Lago sopra l’incile nel 2012



L’unico parametro sul quale si puo’ intervenire facilmente, ma soltanto entro limiti stretti, è il deflusso regolabile per mezzo dell’apertura o chiusura delle paratie (o chiuse) sul Marta.

Spetta all’ARDIS, l’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo, regolare il deflusso secondo la “legge di variazione” stabilita da questa stessa agenzia il 1/07/2011. Dispone un livello di 80 cm sopra l’incile da gennaio a giugno, un decremento lineare da luglio a settembre a 75 cm, e un aumento lineare da ottobre a dicembre per arrivare a 80 cm.

Sembra che questa legge non sia adatta per garantire né la salvaguardia dell’ecosistema lacuale, né la navigazione, né l’ecosistema del Marta che è arrivato al suo “deflusso minimo vitale” e rischia di prosciugarsi.

Nella media pluriennale, la diminuizione del livello del Lago in estate è di circa 45 cm, determinata dalla scarsità delle piogge, dai prelievi, dal deflusso (di solito basso in estate) e soprattutto dall’evaporazione. Cio’ premesso è chiaro che un livello di 80 cm all’inizio dell’estate è insufficiente: per evitare problemi ci vuole un livello di almeno 100 cm o meglio di 110 cm che non comporta nessun rischio, perché la probabilità di abbondanti piogge estive è molto bassa.

Conviene invece tenere basso il livello a fine estate, vicino a 70 cm, per anticipare gli apporti imminenti dalle piogge autunnali.

Da considerare anche, che relativo al deflusso “ottimale” di circa 1 mc/s, le uscite d’acqua possono essere aumentate di 3 mc/s per compensare un eventuale aumento del livello, mentre possono essere diminuite solo di 0,5 mc/s per contenere l’acqua nel lago.



Abbiamo comunicato le nostre proposte all’ARDIS e siamo in attesa di una risposta.


venerdì 17 agosto 2012

Riempiono la piscina con l'acqua del lago, sequestrata


da http://www.tusciaweb.eu/2012/08/riempiono-la-piscina-con-lacqua-del-lago-sequestrata/

Per riempire parte della piscina in un campeggio di Bolsena, utilizzano l’acqua del lago e i carabinieri sequestrano la vasca, pompe comprese.
Notizia di ordinaria cronaca che diventa straordinaria perché comproprietario del campeggio, uno dei più attrezzati fra quelli che si affacciano sul lago, è l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani. Certo che tutto si risolverà in una bolla di sapone.
Per Equitani c’è un perché se si è arrivati al sequestro, dopo che qualcuno aveva fatto arrivare la segnalazione.
“Questa situazione è nata – spiega Equitani – perché faccio questo mestiere, la politica”.
Il sequestro? “Vediamo – continua Equitani – stamani l’avvocato è andato dal magistrato, dovrebbero dissequestrare la struttura. Spiegheremo le nostre ragioni”.
Il problema, in due parole è stato questo: “Dovevano reintegrare l’acqua per problemi di limpidità – spiega Equitani – prendendo 500 metri cubi dall’acquedotto ci sarebbe voluta una settimana, in questo modo sei ore.
Se facessero un giro attorno al lago per vedere quanti prelevano l’acqua, denuncerebbero tutti”.

Stupisce comunque il fatto che un assessore all’Ambiente ritiene il proprio benessere economico più importante della tutela dell’ambiente. Un buon esempio?


martedì 14 agosto 2012

Commentario de "La Porticella" all'esposto del Sindaco di Marta contro La Goletta dei Laghi


Abbiamo ricevuto sulla nostra pagina facebook un commentario de "La Porticella" che pubblichiamo qui:
 
La Porticella tenta di riunire tutti coloro che hanno a cuore la salute del nostro lago. Nel passato abbiamo collaborato sia con Legambiente sia con il Comune di Marta; tutti e due hanno sostenuto la raccolta firme Salvalago che ha ottenuto...
uno stanziamento di fondi importante che dovrebbe permettere a risanare il sistema fognario nel comprensorio. Vorremmo invitare le parti opposte a una calma riflessione e proponiamo qualche spunto per una discussione oggettiva.
L’argomento del sindaco di Marta si basa essenzialmente su due punti:
1) un inquinamento sanitaria delle acque in località via Cava è da escludere perché non ci sono fonti d’inquinamento;
2) le analisi di Legambiente non son attendibili, soprattutto perché le analisi di ARPA Lazio non rilevano nessun inquinamento sanitario in località via Cava.
Riteniamo che questi argomenti non siano sufficienti per smentire le conclusioni della Goletta dei Laghi:
1) Esistono possibili fonti d’inquinamento delle acque in località via Cava. Almeno tre ipotesi sono da considerare:
- Scarichi abusivi o accidentali dalle costruzioni sovrastanti la spiaggia;
- scarichi abusivi o accidentali dalle numerose barche turistiche sulla spiaggia, soprattutto dalle barche cabinate (una parte consistente delle barche cabinate del Lago scaricano i loro serbatoi nell’acqua del Lago);
- inquinamento dalla falda aquifera gravemente contaminata dagli scarichi abusivi in località Terra Rossa.
2) Il fatto che le analisi dell’ARPA non constatano nessun inquinamento non è significativo. L’ARPA sorveglia le acque in via Cava (stazione 28 – Villa Sciacca) una volta al mese. Considerando che un inquinamento sanitario puntuale è effettivo e localizzato soltanto per qualche giorno (dispersione e distruzione dei batteri), è senz’altro pensabile che Legambiente ha rilevato un inquinamento che non era presente all’occasione del passaggio dell’ARPA cinque giorni prima (in più non sappiamo se i due punti di prelievo coincidono). Un’eclatante illustrazione dell’insufficiente frequenza dei rilevamenti dell’ARPA è il fatto che nel 2011, in piena stagione, tutti i liquami di Capodimonte si riversavano sulla spiaggia per cinque giorni, e che i tabulati dell’ARPA non mostrano nessuna traccia di questo inquinamento massiccio, attribuendo l’eccellenza alla balneabilità.
Proponiamo una lettura alternativa dei risultati della Goletta dei Laghi: un spunto di riflessione, un invito a un migliore controllo delle possibili fonti d’inquinamento. L’ambiente si puo’ difendere anche con le denunce, ma piuttosto contro chi inquina, non contro chi allerta.

domenica 12 agosto 2012

Il Sindaco di Marta risponde alla Goletta dei Laghi

Marta - Il sindaco smentisce i dati della Goletta Verde sulla spiaggia di via Cava e deposita un esposto in procura

“Lago inquinato, Legambiente ha preso un granchio”

- “Non ci sto a vedere infangato il fiore all’occhiello del nostro lago. La spiaggia di via Cava non è inquinata”.
Parola del sindaco di Marta Lucia Catanesi, che ha presentato un esposto in procura sui dati della Goletta Verde di Legambiente del 31 luglio scorso.
E’ il secondo che l’associazione ambientalista incassa dalla Tuscia in meno di un mese. Prima della Catanesi era insorto Mauro Mazzola. Alle analisi della Goletta Verde dei mari, che davano per inquinato il lido tarquiniese, il sindaco della cittadina tirrenica ha risposto rivolgendosi alla magistratura.
La Catanesi ha fatto lo stesso. Perché questa volta, nel mirino della Goletta itinerante, è finito il suo lago. Quello di Bolsena, etichettato come inquinato nella zona di Villa Sciacca, a Marta. Una possibilità che il sindaco esclude categoricamente.
“A parte il fatto che quella spiaggia è un paradiso. Incontaminata, selvaggia, senza scarichi di ristoranti o altre possibili fonti di inquinamento. Vi si accede solo dal lago o tramite una scala che abbiamo fatto appositamente costruire, perché non c’era altro modo per arrivarci da terra. Non vedo proprio come potrebbero corrispondere al vero le verifiche di Goletta Verde, che si basano su un unico campionamento. E soprattutto contrastano con le analisi dell’Arpa, che controlla il lago tutto l’anno. Le ultime misurazioni risalgono a cinque giorni prima del sopralluogo di Goletta Verde“.
La quantità di batteri (Enterococchi intestinalii ed Escherichia coli) registrata dall’Arpa è nettamente inferiore rispetto ai dati di Legambiente. Ma sono questi ultimi a finire sui giornali. Con un pessimo ritorno economico e di immagine per il lago, che la Catanesi è decisa a contrastare.
“E’ una pubblicità negativa che non meritiamo. La notizia ha creato preoccupazione tra cittadini e turisti. Alla procura, chiediamo di intervenire. Anche per scoraggiare la diffusione di ulteriori notizie, sul nostro lago, finalizzate solo a provocare un ingiustificato allarme nell’opinione pubblica“.
http://www.tusciaweb.eu/2012/08/lago-inquinato-legambiente-ha-preso-un-granchio/

Riassunto della Goletta dei Laghi per il Lago di Bolsena



Goletta dei Laghi di Legambiente



Lago di Bolsena





Legambiente: “Ancora troppe situazioni critiche,

è necessario investire di più sulla tutela dei nostri laghi”



Sul lago di Bolsena sono risultati fortemente inquinati i campioni prelevati a Montefiascone alla foce del torrente presso il parco giochi e quello prelevato a Gradoli alla foce del fosso Cannelle. Inquinato invece il campione prelevato nei pressi della spiaggia di via Cava, nel comune di Marta. Rientrano nei limiti di legge i campioni prelevati a Bolsena, alla foce del Fosso in via Armando Diaz e quello prelevato a Capodimonte nella spiaggia adiacente a via Regina Margherita, all’altezza del civico 7.



La qualità delle acque tende a migliorare dove ci sono attenzione e interventi, sollecitati anche dalla Goletta dei Laghi di Legambiente, ma rimangono criticità che vanno affrontate subito in un punto su tre di quelli monitorati -dichiara Cristina Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. In questi anni sta crescendo l'attenzione sui laghi, ora bisogna dare continuità agli investimenti su reti fognarie, condotte circumlacuali e depurazione, mettendo i Comuni in grado di intervenire. L'acqua è un bene comune e la tutela dei laghi, dei fiumi e dei mari è una grande opera pubblica, vanno individuati i progetti più urgenti da finanziare subito e pianificate nuove azioni da sostenere con la programmazione 2014-2020 POR europea, dopo che abbiamo dovuto rinunciare alla precedente per ripianare il debito della sanità. Il tempo gioca a nostro sfavore, i laghi sono ecosistemi chiusi e delicati, dove i processi di eutrofizzazione sono accelerati.



La Goletta dei Laghi è stata anche l’occasione per ricordare le molte località lacustri presenti nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano: ... a “3 vele” anche Montefiascone (Vt), Capodimonte (Vt) e Bolsena (Vt), sul lago di Bolsena.



Giudizio della Goletta dei Laghi di Legambiente 2012 - Lazio

Lago
Regione
Pv
Comune
Punto
Giudizio
Goletta dei Laghi 2012


Bolsena
Lazio
VT
Bolsena
foce Fosso in via Armando Diaz
Entro i limiti di legge

Bolsena
Lazio
VT
Montefiascone
foce torrente nei pressi del parco giochi
Fortemente inquinato

Bolsena
Lazio
VT
Marta
spiaggia a via Cava
Inquinato

Bolsena
Lazio
VT
Capodimonte
spiaggia adiacente a via Regina Margherita altezza civico 7
Entro i limiti di legge

Bolsena
Lazio
VT
Gradoli
fosso Cannelle o Del Rigo su via lungolago all'altezza del civico 9
Fortemente inquinato








giovedì 9 agosto 2012

Capodimonte: la Forestale sequestra pontile abusivo


Il personale del comando stazione Forestale di Montefiascone, congiuntamente a quello della Polizia Locale di Capodimonte, ha proceduto in località “Bucacce” del Comune di Capodimonte, al sequestro penale di un’area di attracco per barche da pesca professionale, completamente abusivo.

Sulle sponde del lago era stato realizzato un pontile in muratura e le opere adibite all’attracco delle imbarcazioni, utilizzando mezzi meccanici anche al fine di approfondire il livello delle acque. La zona del lago di Bolsena dove è stato realizzato l’abuso è sottoposta a vincolo idrogeologico nonchè a regime di protezione in quanto zona Sic e Zps denominata “Lago di Bolsena e Isole Martana e Bisentina”.


Sono state riscontrate violazioni sia della normativa edilizia che di quella paesaggistica oltre alla violazione del codice penale per il deturpamento di bellezze naturali. L’attività di difesa del territorio e del paesaggio sulle rive del lago di Bolsena costituisce un forte interesse per il Corpo Forestale che intende incrementarla anche con l’ausilio di mezzi nautici per meglio vigilare e proteggere questo paesaggio unico.

Per eventuali segnalazioni su emergenze ambientali è sempre attivo il numero verde “1515” a cui il cittadino può rivolgersi gratuitamente per comunicare attività illecite condotte in danno dell’ambiente.

Pubblicato su:

http://www.ontuscia.it/ambiente/difesa-del-paesaggio-del-lago-di-bolsena-la-forestale-sequestra-pontile-abusivo-foto-44025

martedì 7 agosto 2012

Fuoriuscita di liquami a Capodimonte

Domenica 5 agosto si è bloccata la pompa nella stazione COBALB di Capodimonte. Una piccola quantità di liquami è fuoriuscita sulla spiaggia vicino al porto. Per fortuna, gli operai del COBALB sono intervenuti rapidamente e hanno riparato il guasto.
Anche se pagati male e irregolarmente, sono sempre pronti a intervenire per la salute dell'ambiente - un esempio per tanti.

sabato 4 agosto 2012

Ristorante abusivo sulla spiaggia di Montefiascone?

Sulla pagina facebook del Comune di Montefiascone abbiamo trovato la comunicazione di una lettrice:
Grazie al braccio ingessato riesco a passare 10 gg sul lago di Bolsena, le mie origini, posti stupendi, che tutti voi mi ricordate quotidianamente con splentide foto! Vorrei soltanto dire due cose:
1) oggi, dopo Morano alla fine delle strada mi sono fermata in una spiaggetta a leggere e bagnarmi.....sulla spiaggia c'era un seggiolino costruito con lasttre di ETERNIT rimanenze di rottami (vecchi e scagliati) nel lago 30 cm di profondità ho trovato un pezzo di ETERNIT di oltre un metro! rimanenza di una tettoia!
2) una casetta in legno, che anni fa era una casa di pescatori si è inventata ristorante, con tanto di tavoli e ombrelloni sulla spiaggia .....sono entrata e lavorano come ristorante, senza alcun permesso, allaccio alle fogne e acqua potabile , prendono ordini cucinano cibi e cìè pure gente a consumare!!!

MI chiedo ma cosa sta succedendo???? neanche in paesi non civilizzati ci sono queste scene!!! E' UNO SCANDALO!!!! ma cosa fa l'ammiistrazione in merito????....oltre a mangiare il pesce gratis con il pizzo di tener chiusa la bocca??????
VERGOGNA!!!



Abbiamo chiesto chiarimenti al Comune di Montefiascone

giovedì 2 agosto 2012

Grave abuso ambientale a Marta

Siamo stati informati solo adesso di un grave abuso ai danni dell'ambiente che si era perpetrato per anni sul territorio del Comune di Marta. Ripetutamente, vari cittadini avevano segnalato le irregolarità ai Comuni e gli organi di controllo, senza trovare ascolto. Finalmente, nei giorni di Pasqua 2012, sono intervenuti i carabinieri del NOE (Nucleo operativo ecologico) per mettere fine all'abuso: un'azienda zootecnica scaricava abitualmente i liquami sui campi e fossi della Terra Rossa nel Comune di Marta, inquinando le falde acquifere e il Lago stesso (il fosso della Terra Rossa scarica le sue acque nel fosso San Sebastiano, e quello a sua volte nel Lago, accanto al porto di Capodimonte). Abbiamo chiesto chiarimenti ai Comuni interessati.